Non bisogna strumentalizzare la disabilitĆ ma bisogna, soprattutto, trovare soluzione concrete e veritiere, che aiutino chi ĆØ meno fortunato
Quanto avvenuto nell'ultimo Consiglio Comunale, ci fa comprendere ancora di piĆ¹ quanto sia importante, per il cittadino, la "scelta" dei propri rappresentanti in seno alla massima assise comunale. Al netto di pochissimi Consiglieri Comunali attenti al sociale e cui va riconosciuto il giusto merito. Questi i fatti, fino al 2023 nel nostro Comune vigeva la riduzione del 70% del tributo Tari, per quei cittadini che si trovano nella condizione di disabilitĆ grave sancita dall'art 3 comma 3 della legge 104/92. Una misura sociale questa, riconducibile ad una chiara visione anche della vita, introdotta nel nostro Comune fin dal 2015 in poi, anche su espressa volontĆ del sottoscritto quando sedeva in Consiglio Comunale.
Nel 2024, all'interno dell'attuale Giunta Comunale, qualcuno ha valutato di proporre, sotto mentite spoglie, la modifica regolamentare di cui sopra, stabilendo come criterio finalizzato all'esenzione, il principio, non piĆ¹ della disabilitĆ fine a se stessa, ma della disabilitĆ legata al reddito.
Quindi per usufruire della riduzione di cui sopra, dovrai dimostrare, oltre ad essere disabile, anche di essere avere reddito basso, come se la disabilitĆ fosse un qualcosa legata ai soldi che possiedi e non una condizione di per se di svantaggio, insomma oltre ad essere disabile, dovrai "dimostrare" di essere anche povero. Cosa ha fatto il Consiglio Comunale nell'ultima seduta?
Travolti da tantissime richieste di spiegazioni, ed in piena campagna elettorale, ĆØ stato approvato un'ordine del giorno, un qualcosa di buono si, ma attenzione, non sotto forma di emendamento, cosƬ da approvare immediatamente, una variante di bilancio, ovvero una vera e propria delibera, ma bensƬ sotto forma di Ordine del Giorno, che rinvia il tutto al prossimo bilancio in previsione del 2025.
Tale eventuale misura, quindi nei fatti demanda, molto probabilmente, visti i tempi, alla futura Amministrazione comunale, che potrĆ in teoria, non recepire questa indicazione, non vincolante. Nei fatti la misura antisociale ĆØ rimasta in piedi e le persone disabili della nostra cittĆ , al momento sono state nuovamente ingannate. Quello che si chiede, in virtĆ¹ del diritto di iniziativa in capo agli amministratori locali titolati dalla legge, di fare in fretta prima del prossimo bilancio di previsione 2025, diversamente la misura antisociale rimarrĆ in vigore anche per il 2025, e quello che rimarrĆ , sarĆ soltanto un spot elettorale. Non aggiungo altro.
Non bisogna strumentalizzare la disabilitĆ ma bisogna, soprattutto, trovare soluzione concrete e veritiere, che aiutino chi ĆØ meno fortunato..