Nota stampa di Giuseppe Gigliotti, Italia Nostra Lamezia Terme.
Lamezia Terme – "Negli ultimi anni, la gestione del patrimonio arboreo di Lamezia Terme ĆØ stata caratterizzata da interventi drastici che hanno portato alla progressiva riduzione delle aree verdi cittadine. Il recente abbattimento di alberi senza un apparente piano di ripiantumazione e senza una manutenzione adeguata sta generando un diffuso malcontento tra i cittadini e le associazioni ambientaliste. Questo perchĆ© l'impressione che si ha ĆØ che tutto avviene senza un piano di recupero del verde e nonostante le direttive del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio che giĆ da tempo hanno indicazioni precise per la pianificazione e gestione sostenibile del verde urbano.
Come Italia Nostra vorremmo chiarire un punto fondamentale: non ci opponiamo per principio all'abbattimento di alberi che rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica. Ć ovvio che un albero instabile, fragile o compromesso strutturalmente debba essere rimosso per evitare incidenti o pericoli per i cittadini. CiĆ² che perĆ² ci lascia perplessi e preoccupati ĆØ la costante inadempienza dell'amministrazione comunale nell'applicare le linee guida nazionali che prevedono la cura e la manutenzione degli alberi esistenti, oltre alla loro sostituzione con nuove piantumazioni.
La domanda che rivolgiamo all'amministrazione comunale ĆØ semplice: perchĆ© gli alberi della cittĆ sono cosƬ fragili e a rischio di caduta? La risposta sembra essere altrettanto semplice ed evidente: negli ultimi anni la cura e la manutenzione del verde urbano sono state pressochĆ© inesistenti. Le potature, quando effettuate, sono state spesso violente, invasive o eseguite nei periodi sbagliati compromettendo la salute delle piante. Peraltro non sembra sia mai stato realizzato nĆ© un adeguato censimento arboreo e nĆ© un sistema di monitoraggio strutturato per come richiesto dalle direttive ministeriali. Ed a poco valgono i sintetici elenchi di aree verdi comunali frettolosamente redatti dagli uffici comunali spesso corrispondenti ad aree degradate e prive di piantumazioni. Ed ĆØ proprio questo stato di abbandono che ha reso oggi necessario l'abbattimento di numerosi esemplari che con una gestione piĆ¹ attenta e professionale forse avrebbero potuto essere salvati. Ma il problema non si esaurisce qui. Anche laddove gli abbattimenti siano stati inevitabili, ci chiediamo: quale piano ĆØ stato predisposto per la ripiantumazione? Al momento, sembra che l'unica strategia adottata dall'amministrazione sia la rimozione degli alberi senza alcuna programmazione per il ripristino del verde urbano in netto contrasto con quanto indicato nella Strategia Nazionale del Verde Urbano che stabilisce chiaramente la necessitĆ di incrementare sempre la copertura arborea nelle cittĆ . La conseguenza ĆØ sotto gli occhi di tutti: Lamezia Terme sta diventando sempre piĆ¹ grigia, con viali spogli e zone urbane prive di ombra e di quel respiro naturale che solo il verde puĆ² garantire. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una serie di scempi che hanno compromesso il patrimonio arboreo della cittĆ . Ricordiamo tra i tanti la cancellazione dello storico giardino inglese di Piazza d'Armi a Nicastro o l'abbattimento degli alberi di Piazza Garibaldi a Sambiase o il degrado delle tante piccole aree verdi disseminate nei quartieri cittadini affidate solo alla rara pulizia di qualche volenteroso netturbino. Il risultato ĆØ una cittĆ sempre piĆ¹ cementificata dove la temperatura estiva diventa insopportabile e dove le piogge torrenziali trovano terreni incapaci di assorbire l'acqua ed aumentando il rischio di allagamenti. Eppure esistono numerose aree che potrebbero beneficiare di nuove alberature indispensabili per mitigare il calore nelle estati sempre piĆ¹ torride e per contenere il dissesto idrogeologico durante i sempre piĆ¹ violenti temporali autunnali e primaverili. Le direttive ministeriali stabiliscono chiaramente l'importanza della pianificazione del verde urbano come strumento per migliorare la qualitĆ della vita cittadina e ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici. In molte cittĆ italiane ed europee anche di dimensioni molto maggiori di Lamezia Terme si investe sul verde come elemento strategico. PerchĆ© a Lamezia Terme questo puĆ² accadere e non accade"
Quello che come Italia Nostra ci chiediamo non ĆØ solo la fine di una gestione emergenziale del verde urbano ma una vera e propria inversione di rotta – continua - Per prevenire il degrado ĆØ necessario un piano strutturato e a lungo termine che preveda monitoraggi sistematici dello stato di salute degli alberi, manutenzioni periodiche e programmate, trattamenti fitosanitari e la pulizia dei suoli intorno ai tronchi. L'amministrazione dovrebbe tutelare i cittadini anche attraverso l'assunzione della responsabilitĆ di seguire le linee guida nazionali e attuare un piano di ripiantumazione serio e concreto con specie adeguate al contesto climatico e urbano. Esistono progetti per la tutela e valorizzazione del verde urbano? Italia Nostra ritiene che una cittĆ piĆ¹ verde non debba essere considerata un lusso ma una necessitĆ . Avere viali alberati e ombrosi, prati ben curati, siepi decorative e fioriere non ĆØ un'utopia. Questa ĆØ una realtĆ oggettiva in tante cittĆ italiane ed europee, anche piĆ¹ grandi e complesse di Lamezia Terme. Non si comprende perchĆ© nel nostro comune si continui a intervenire solo con abbattimenti e potature drastiche senza mai proporre una visione lungimirante del verde pubblico".
"Italia Nostra chiede con forza all'amministrazione comunale di rendere pubblica (se ne ha una!) la propria politica del verde – conclude - Adottiamo come cittĆ una politica del verde che non si limiti alla rimozione dei problemi e dei pericoli degli alberi non curati ma che sappia individuare le giuste strategie per prevenirlo, per nuove piantumazioni, per l'individuazione di nuove aree verdi. Insomma una nuova visione per rendere, con il verde urbano, Lamezia Terme una cittĆ piĆ¹ vivibile, sana e sostenibile per tutti i suoi cittadini. Lamezia Terme ha bisogno di un futuro piĆ¹ verde e quel futuro deve essere pianificato oggi".