Materazzo, commissario Dc Lamezia: “Riaprire il comune ai cittadini”

La Democrazia Cristiana dopo tanti anni di assenza dalla scena politica lametina, si ripresenta  ai suoi elettori per riannodare quel rapporto che ha dato e prodotto  grandi benefici al territorio, non solo cittadino.

Lamezia in questi ultimi trent'anni non è riuscita a produrre nulla che riuscisse a smuovere l'economia e lo sviluppo del territorio, governata senza avere una idea di città e disconoscendo quali siano le leve per produrre attrazione e sviluppo sul territorio comunale.

La città perde continuamente abitanti, ed il dato è molto più grave di quello che le statistiche dichiarano in quanto la grave perdita di 5.000 abitanti è attenuata dagli immigrati, il vero dato è che abbiamo perso oltre 10.000 lametini.

In questo ultimo periodo non si realizzano più opere pubbliche di un certo rilievo e quelle create dalla vecchia classe dirigente vengono depotenziate, basti pensare all'Ospedale cittadino oggi ridotto ad un buon pronto soccorso, o all'aeroporto che deve subire le politiche clientelari per mantenere in vita Reggio e Crotone. Per non parlare dell'area industriale, dell'INAIL, del Centro Agroalimentare, della facoltà di Agraria, del Centro di Ricerca e tante altre cose. La rinuncia al finanziamento per la costruzione del  Porto Turistico è inaccettabile.

I Cittadini sono stanchi di essere trattati come pecore, ubbidienti e obbligati ad uniformare la propria vita alle fissazioni del Capo.

La prima cosa che c'è da fare a Lamezia è quella di riaprire il Comune ai Cittadini, il Comune è dei Cittadini, non ci sono altri proprietari o padroni. Il malcostume di riceve il pubblico una sola volta alla settimana e su appuntamento è una vergogna che deve cessare non ha bisogno di alcuna specificazione.

I dirigenti ed impiegati tutti, devono essere al servizio della città e dei suoi cittadini, chi vuole fare il professore o il tiranno lo facesse a casa sua.

Anzi più il cittadino è fragile e bisognoso di aiuto maggiore deve essere la disponibilità ad ascoltarlo e fare il possibile per risolvergli il problema.

Gli Amministratori quando ricevono un cittadino lo devono ascoltare col massimo rispetto ed attenzione senza dargli l'impressione di parlare da solo. Rispetto innanzitutto.

La prossima amministrazione dovrà inserire dei cartelli con scritto:" Qui non si urla", il comune dovrà essere un luogo di ascolto e di meditazione per meglio servire i cittadini nel silenzio.

Come Democrazia Cristiana intendiamo costruire un fronte che accolga tutti coloro che amano la città e che in essa hanno deciso di creare la casa per i loro figli, con uno spiccato senso della Cosa Pubblica per costruire il "Bello" per tutti, la famiglia deve essere posta alla base di qualsiasi scelta.

Largo ai giovani, alle loro idee innovative, in una logica sinergica che tutti devono privilegiare per la costruzione di una nuova classe dirigente. Non è accettabile che bisogna fare risuscitare fantasmi del passato che hanno emarginato le nuove gemme che dovevano essere oggi classe dirigente.  



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