Masi contesta il commissariamento del circolo PD : “decisione assurda dei poteri catanzaresi che non vogliono una Lamezia forte”

Masi contesta il commissariamento del circolo PD : "decisione assurda dei poteri catanzaresi che non vogliono una Lamezia forte"

"Abbiamo sempre agito nella legalità e nel rispetto dello Statuto. Siamo l'unico Circolo in Calabria dove è stato eletto un segretario, dove si è votato regolarmente con una maggioranza e una minoranza netta. Un rapporto del 70 e 30 per cento".

La minoranza del partito ha fatto la minoranza sulla stampa senza mai partecipare alle riunioni. Ci contestano il tesseramento, da noi portato avanti nell'assoluta trasparenza, ci contestano la candidatura di Doris Lo Moro che è una proposta del Direttivo che è avvenuta in presenza del numero legale. Abbiamo invitato tutti a partecipare, ma nessuno si è presentato. Riteniamo davvero immotivato il provvedimento e siamo qui per dimostrarlo.

Lamezia fa una proposta di una figura competente che potrebbe vincere, di specchiata moralità rispetto ai poteri forti, e per un rilancio forte della nostra città, e che cosa succede? Succede una bagarre, con i cagnolini lametini che vanno dietro ai catanzaresi e agli altri politici fuori da Lamezia, perché non vogliono una Lamezia forte, autonoma e che possa rivendicare la propria forza rispetto a Catanzaro e al comprensorio. E quindi - stigmatizza ancora Masi - vengono e ci commissariano, e adesso decide il commissario di Federazione. Quindi per l'ennesima volta ci troveremo, come con l'esperienza avuta alla Regione con Callipo, avuta alla Regione con Amalia Bruni, avuta al Comune con Sonni prima e cinque anni fa con Guarascio. Con le divisioni del partito abbiamo avuto la capacità di riconsegnare il Comune al centrodestra, addirittura eleggendo un sindaco di un Comune che era sciolto per mafia e dove abbiamo assistito, in questi anni, ad assessori che hanno cambiato facilmente, dalla destra alla sinistra, dalla sinistra alla destra come se niente fosse, come se la politica fosse un caffè che si beve a digiuno. Su Lamezia - rimarca Masi - si è scatenato un interesse che va oltre Lamezia, ma a pagare sarà la città con il centrodestra che sta festeggiando. Festeggia perché abbiamo fatto un regalo, noi avevamo messo a disposizione della coalizione legittimamente una figura valida, una figura che pensiamo potesse far sollevare le sorti della città. Ma così non è stato ritenuto dai poteri forti e da soggetti fuori Lamezia."

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