Una mobilitazione importante "per un'Italia capace di futuro, per un'Europa giusta e solidale" che ha portato innanzitutto in piazza la forza della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro, contro ogni tentativo di sovvertirla. Difendere la Carta Costituzionale significa innanzitutto per noi osteggiare il progetto di Autonomia Differenziata che andrebbe a cancellare l'unitĆ del Paese e ad aggravare il giĆ pesante divario nord-sud, lasciando il Meridione con servizi sempre piĆ¹ depauperati e, invitando, cosƬ alla fuga e allo spopolamento. Una manovra scellerata portata avanti da un governo che sta dimostrando costantemente la sua mancanza di attenzione verso il Sud e i piĆ¹ fragili. Quello che si prospetta ĆØ uno scenario devastante contro cui la Cgil ĆØ impegnata da tempo e che continuerĆ a contrastare.
Il Sud ha bisogno di altro, di infrastrutture, di investimenti, di sviluppo e di lavoro dignitoso.
C'ĆØ bisogno di un cambiamento, ce lo chiede il Paese, ce lo chiedono le lavoratrici e i lavoratori, i giovani a cui dobbiamo dare prospettive migliori di oggi e politiche fattive.
Ecco perchƩ in piazza abbiamo portato anche la nostra campagna referendaria per un lavoro sicuro, tutelato, dignitoso e stabile. In Calabria la raccolta firme procede speditamente, tredicimila ad oggi quelle raccolte, ma per invertire la rotta, dire basta al precariato, alle morti sul lavoro, allo sfruttamento delle attuali e delle nuove generazioni, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Invitiamo a firmare nei banchetti, nella Camere del Lavoro oppure on line su www.cgil.it/referendum .