Proprio Salvini, da Ministro degli Interni, inaugurĆ² con i suoi
decreti “sicurezza” una nuova stagione caratterizzata dalla contrazione di
diritti e dalla repressione di chi dissente. Una proposta emendativa quindi
assolutamente consequenziale alla linea politica del ministro del Ponte e
dell’attuale governo, che fa poco o nulla per nascondere la sua natura
reazionaria e antiliberale.
Un governo e un ministro che provano a mostrare i muscoli con i
piĆ¹ deboli ma proni e supini ai diktat dei potenti, come dimostra ad esempio il
codice degli appalti promosso sempre da Salvini e che ha liberalizzato
ulteriormente il sistema degli appalti, abbassando i controlli e favorendo il
subappalto, alla faccia della “sicurezza” e delle quotidiane morti sui posti di
lavoro.
Quando abbiamo detto piĆ¹ volte che avremmo ostacolato in tutti i
modi l’avvio di un cantiere infinito – perchĆ© ĆØ questo che vorrebbero fare e
nient’altro – lo abbiamo fatto ben conoscendo il peso delle nostre parole, e
non sarĆ di certo questo emendamento a farci paura adesso. Casomai ĆØ proprio il
segnale della loro di paura, dell’enorme difficoltĆ in cui si trovano dopo aver
provato a cavalcare una propaganda fallimentare.
Ma il punto non ĆØ quanto siamo impavidi o timorosi, nĆ© tanto meno
ĆØ questione di Ponte SƬ o Ponte No: in questo momento ci sono in gioco la
libertĆ di tutte e tutti a manifestare le proprie idee, la libertĆ ad informare
correttamente senza subire intimidazioni, gli stessi diritti sanciti dalla
nostra Costituzione. Per questo rilanciamo l’invito a partecipare all’assemblea
giĆ convocata per mercoledƬ 29 maggio alle 18 al Nuvola Rossa per discutere
anche delle iniziative da organizzare per contrastare questa deriva
liberticida.