Comitato No Ponte Calabria: a rischio i diritti costituzionali

La notizia della presentazione da parte del leghista Iezzi di un emendamento al ddl Sicurezza, per inasprire pesantemente le pene a chi “minaccia la prosecuzione delle opere strategiche”, ha scatenato una ridda di giuste reazioni e polemiche. Fa specie che questa proposta segua solo di qualche giorno la bella e partecipata manifestazione No Ponte di Villa San Giovanni, tuonando come una minaccia per chi ha attraversato le strade dello Stretto per dire no alla svendita del proprio territorio e alla sua salvaguardia.

Proprio Salvini, da Ministro degli Interni, inaugurĆ² con i suoi decreti “sicurezza” una nuova stagione caratterizzata dalla contrazione di diritti e dalla repressione di chi dissente. Una proposta emendativa quindi assolutamente consequenziale alla linea politica del ministro del Ponte e dell’attuale governo, che fa poco o nulla per nascondere la sua natura reazionaria e antiliberale.

Un governo e un ministro che provano a mostrare i muscoli con i piĆ¹ deboli ma proni e supini ai diktat dei potenti, come dimostra ad esempio il codice degli appalti promosso sempre da Salvini e che ha liberalizzato ulteriormente il sistema degli appalti, abbassando i controlli e favorendo il subappalto, alla faccia della “sicurezza” e delle quotidiane morti sui posti di lavoro.

Quando abbiamo detto piĆ¹ volte che avremmo ostacolato in tutti i modi l’avvio di un cantiere infinito – perchĆ© ĆØ questo che vorrebbero fare e nient’altro – lo abbiamo fatto ben conoscendo il peso delle nostre parole, e non sarĆ  di certo questo emendamento a farci paura adesso. Casomai ĆØ proprio il segnale della loro di paura, dell’enorme difficoltĆ  in cui si trovano dopo aver provato a cavalcare una propaganda fallimentare.

Ma il punto non ĆØ quanto siamo impavidi o timorosi, nĆ© tanto meno ĆØ questione di Ponte SƬ o Ponte No: in questo momento ci sono in gioco la libertĆ  di tutte e tutti a manifestare le proprie idee, la libertĆ  ad informare correttamente senza subire intimidazioni, gli stessi diritti sanciti dalla nostra Costituzione. Per questo rilanciamo l’invito a partecipare all’assemblea giĆ  convocata per mercoledƬ 29 maggio alle 18 al Nuvola Rossa per discutere anche delle iniziative da organizzare per contrastare questa deriva liberticida.



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