Dal DCA 69 al DCA 78, passando per il Trauma Center e l’azienda
Dulbecco “Vigileremo affinché siano mantenute le promesse fatte per Lamezia”
LAMEZIA. “Con l’elaborazione del DCA 78 sembra proprio che
Occhiuto abbia dato un qualche ascolto alle nostre considerazioni critiche sul
suo DCA 69 del 14 marzo scorso ed alle nostre motivate richieste di tener conto
che ben due atti di programmazione della rete ospedaliera calabrese precedenti
al suo avevano previsto di localizzare il Centro di Alta Specializzazione della
Rete Politrauma (detto anche Trauma Center) nell’ospedale Spoke di Lamezia
Terme e soprattutto che a tal fine erano anche stati destinati dei fondi
dell’art. 20 abbastanza cospicui e mai spesi.
Con questa sua ulteriore indicazione, di cui gli diamo
sinceramente atto anche perché nessuno degli infingardi politici ed
amministratori lametini attuali aveva osato chiedergliela, é ormai la terza, e
ci auguriamo definitiva, volta che in un modo o nell’altro il Trauma Center
viene previsto a Lamezia.
A quei medici e non della nostra città che a sentir parlare di
Trauma Center nel nostro ospedale storcono subito il muso e sollevano problemi
insussistenti, vogliamo subito raccomandare di andare a rivedere su RAIPLAY la
recente puntata di “Presadiretta”, in cui sono stati documentati meriti e
altissime qualità del Trauma Center dell’Emilia Romagna realizzato presso
l’ospedale Spoke di Cesena.
Di contro è pur vero, però, che a dispetto dei peana che ha
intonato entusiasta il cantore lametino, Salvatore De Biase, nell’estasi del
suo ritrovato feeling forzista, l’indicazione operata dal Commissario Occhiuto,
a differenza delle precedenti scelte nette dei due Assessori Regionali lametini
alla Sanità, Luzzo di centrodestra e Lo Moro di centrosinistra, è solo una
scelta probabilistica: il Trauma Center “può”, non deve, essere allocato a
Lamezia.
Lamezia ben conosce sulla sua pelle i vasti appetiti sulla sanità
manifestati da determinati ambienti catanzaresi. Non vogliamo, quindi, neanche
ipotizzare che si tratti di un escamotage in vista delle prossime elezioni
europee.
Per tranquillizzarci quindi sulla sua effettiva volontà di
realizzare quanto ha di nuovo riproposto,
chiediamo al Presidente Occhiuto di fare l’ulteriore passo che gli
abbiamo indicato: inserire il nostro ospedale nell’azienda unica ospedaliera
universitaria Dulbecco, come aveva peraltro previsto una legge regionale votata
all’unanimità e cancellata poi nottetempo da una contraria proposta dall’allora
presidente del Consiglio Regionale, Tallini.
Questa legge di accorpamento del nostro ospedale alla Dulbecco era
stata infatti impugnata dinanzi alla Corte Costituzionale, proprio perché
secondo il Ministero competente avrebbe usurpato i poteri del commissario al
piano di rientro sanitario. Ne consegue che il commissario Occhiuto abbia pieni
poteri per disporre un tale accorpamento, fermo restando ovviamente la
destinazione del nostro ospedale a Trauma Center.
Aspettiamo quindi una definitiva integrazione e approvazione del
DCA e son rose, fioriranno. Noi comunque continueremo ad essere vigili e combattivi.
Lo dobbiamo non solo ai 25 mila cittadini che ce lo hanno chiesto firmando la
nostra petizione popolare ed alle tante e corpose manifestazioni pubbliche di
consenso, ma anche alla cara memoria dei nostri esponenti e cofondatori,
Riccardo Viola e Antonio Butera, che dopo tante battaglie comuni purtroppo
qualche giorno fa ci hanno lasciati”