Fondazione Pro Loco Italia, nasce il Centro studi per il Patrimonio culturale immateriale


ROMA (ITALPRESS) – Uno strumento per la tutela, la promozione e valorizzazione culturale e sociale in grado di operare sia a livello nazionale che a livello locale, questa la missione del Centro Studi per il Patrimonio Culturale Immateriale della Fondazione Pro Loco Italia, presentato oggi pomeriggio in Senato.

Il Centro Studi svolgerĆ  la propria azione compiendo ricerche sui temi del Patrimonio Culturale Immateriale (con riferimento alla Convenzione Unesco 2003); interventi per la valorizzazione e la promozione del territorio (in grado di suscitare la consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale immateriale quale elemento identitario fondante delle comunitĆ ); fra gli altri interventi previsti: la stima degli impatti sociali ed economici generati sul territorio dall’operato dalle attivitĆ  in ambito culturale.
“Il centro studi vuole essere un grande punto di riferimento per tutto il mondo del patrimonio culturale immateriale, per individuare le strategie che ne consentano una adeguata tutela e valorizzazione. Siamo al lavoro, in tal senso, per la definizione del comitato scientifico della Fondazione, di cui faranno parte esperti del settore e docenti universitari – ha affermato Antonino La Spina, presidente della Fondazione Pro Loco Italia -. Il centro studi si occuperĆ  anche della formazione dei volontari Pro Loco affinchĆØ assumano maggiore consapevolezza del grande ruolo di custodi delle patrimonio culturale a livello locale e nella importantissima funzione di trasmissione delle tradizioni e delle identitĆ  locali”.
“Oggi in Senato abbiamo presentato il Centro studi per il Patrimonio culturale immateriale. L’Italia – ha sottolineato il senatore Antonio De Poli – ĆØ il Paese dei 1000 tesori nascosti. Serve un piano nazionale per la salvaguardia di questo immenso patrimonio, per valorizzare e promuovere le tradizioni e le identitĆ  dei nostri territori, censirli e portarli a conoscenza sia a livello nazionale che internazionale. le Pro Loco sono radicate nei territori con piĆ¹ di 6000 associazioni e milioni di volontari: chi meglio di loro puĆ² censire questo grande patrimonio?”
Il Centro Studi comunicherĆ  i risultati della propria attivitĆ  agli associati, alle singole Pro Loco, ai policy makers e all’opinione pubblica, attraverso una ampia e diversificata rete di canali.
Alla presentazione, ospitata nel pomeriggio nella sala “Caduti di Nassirya” , su iniziativa del senatore De Poli, sono intervenuti Fernando Tomasello (vicepresidente Unpli), Mariassunta Peci (ministero della Cultura), Sandro Pappalardo (Componente cda Enit), Leandro Ventura (direttore Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), Vincenzo Santoro (Responsabile Cultura e Turismo Anci), Giorgio De Rita (direttore Censis) e Claudio Mattia Serafin (Consigliere del Ministro del Turismo). I lavori sono stati moderati da Giorgio Santilli (giornalista del Sole 24 ore).

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