La proposta di legge, avanzata dall'onorevole D'Ippolito e volta al ampliare le tutele per le persone vittime della criminalità organizzata, è stata nel progetto di riforma della disciplina dello scioglimento dei consigli comunali.
Ne ha dato comunicazione l'onorevole D'Ippolito, recentemente passato al nuovo Gruppo fondato dall'onorevole Di Maio, con una nota stampa che riportiamo.
«Grazie alla sensibilità del mio nuovo gruppo parlamentare, Insieme per il Futuro, nel progetto di riforma della disciplina sullo scioglimento dei Consigli comunali per infiltrazioni, promosso dalla sottosegretaria Dalila Nesci, ho potuto inserire, come emendamento, la mia proposta di legge volta ad ampliare le tutele per le persone vittime della criminalità organizzata, di atti di terrorismo e di reati intenzionali violenti, che avevo illustrato di recente a Lamezia Terme e che nessuno, sino ad oggi in Parlamento, aveva inteso valorizzare.
Ringrazio gli altri colleghi del mio gruppo in commissione Giustizia, di cui sono diventato componente, e quelli in commissione Affari costituzionali. Ciò significa che l'iter della mia proposta verrà accelerato e, se dovesse superare il passaggio in commissione, potrebbe arrivare al voto dell'Aula nelle prossime settimane. Ne sono contento, perché – rimarca il deputato – i familiari delle vittime di mafia, del terrorismo e dei reati intenzionali violenti hanno il diritto di riprendere la loro vita con l'aiuto delle istituzioni della Repubblica. Purtroppo, sono rimaste lettera morta, specie in Calabria, le agevolazioni già previste dalle norme vigenti nei riguardi delle famiglie colpite dalla criminalità organizzata. La Regione è ancora inadempiente, specie nella riserva di posti pubblici.
Il ministro Luigi Di Maio ha sempre avuto a cuore questa categoria. Peraltro, rammento, venne in Calabria per incontrare il testimone di giustizia Antonino De Masi, di cui sostenne le ragioni. Continuiamo, quindi, a batterci in concreto e ad ampio raggio sul fronte dell'antimafia».