La scuola in Calabria incomincerĆ lunedƬ, ma le scuole della Provincia di Catanzaro (Dirigenti, alunni, personale e genitori) sono piombate nel caos. Il Prefetto di Catanzaro, solo ieri, ha mandato una direttiva ai Presidi perchĆ© attuino tassativamente due entrate in classe degli alunni, una alle 8.00 e l'altra alle 10.00 con conseguenti uscite in base al monte orario dei singoli istituti, quindi in alcuni anche alle 16.00.
Questa decisione ĆØ dovuta non a difficoltĆ interne alle varie scuole che, nel frattempo, con sacrifici, abnegazione e salti mortali, si sono attrezzate ed adeguate alle normative nazionali, bensƬ al fatto che il piano dei trasporti nella provincia di Catanzaro non ĆØ stato adeguato e non si riesce ad assicurare il trasporto contemporaneo a tutti gli alunni pendolari.
Dopo due anni di difficoltĆ e pandemia i trasporti non si sono uniformati e non assicurano il trasporto complessivo negli orari scolastici classici, questo comporta e crea tantissime difficoltĆ alle famiglie. Gli alunni, di alcuni paesi limitrofi ai vari istituti, sono costretti a partire alle 7.00 (se non prima) da casa e a rientrare dopo le 18.00. Vi sembra normale?
Questo pregiudica il diritto allo studio in presenza e l'approfondimento degli studi a casa, inoltre, la libertĆ di poter svolgere attivitĆ familiari ed extrascolastiche nei luoghi di residenza con conseguenti difficoltĆ familiari, sociali e di aggregazione. Insomma ai ragazzi non si lede solo il diritto allo studio, ma anche il semplice diritto di svolgere attivitĆ pomeridiane.
Inoltre il Prefetto, con questa decisione, non ha minimamente preso in considerazione le difficoltĆ dei ragazzi disabili che spesso non riescono ad essere presenti a scuola durante il secondo turno, e questo pregiudica l'inclusione dei ragazzi, che ĆØ fondamentale per tutto l'ambiente scolastico.
Insomma tutte le scuole della provincia si sono adeguate e sono pronte per l'inizio dell'anno scolastico, hanno organizzato orari, attivitĆ e tutto ciĆ² che ĆØ di loro competenza rispettando tutte le normative anti-Covid, ed ora, a pochi giorni dall'apertura, si trovano a dover affrontare questo ulteriore problema.
Ma perchĆ© il Prefetto non impone l'adeguamento dei trasporti e impone invece alle istituzioni scolastiche di risolvere un problema che di fatto non ĆØ il loro?
Questa modalitĆ di fare scuola, non verrĆ attuata in tutta la regione, ma solo in provincia di Catanzaro perchĆ© i trasporti non sono stati adeguati.
I Dirigenti scolastici stanno giĆ facendo molto per risolvere la questione per quanto possibile, perĆ² dovrebbe essere l'Ufficio Scolastico a prendere le difese degli alunni e delle istituzioni scolastiche, ma vista l'assenza apparente e sostanziale di tale istituzione, sollecitiamo e proponiamo al Prefetto, per il bene e a favore degli alunni, di rivedere tali decisioni. Vista la presenza del Ministro all'Istruzione Bianchi, lunedƬ e martedƬ in Calabria, chiediamo anche a lui di intervenire e difendere il diritto allo studio di ogni studente della provincia.
Purtroppo non si ĆØ tenuto conto delle difficoltĆ dei ragazzi e delle loro famiglie, si lede il diritto allo studio e questa decisone purtroppo favorirĆ la dispersione scolastica per difficoltĆ concrete a frequentare il secondo turno di lezione. Inoltre, riteniamo, che, non potendo effettuare lo studio e l'approfondimento a casa, anche i risultati di apprendimento saranno inadeguati.
Noi del Nuovo CDU chiediamo, quindi, di rispettare questi ragazzi, che purtroppo hanno giĆ sofferto in questi due anni di pandemia, e pur coscienti che ci sono delle difficoltĆ e la salute viene al primo posto, non possiamo far pagare a loro l'incapacitĆ di organizzare una rete di trasporti tale da garantire la presenza in aula di tutti allo stesso orario.
Il coordinatore cittadino del Nuovo Cdu Il presidente cittadino del Nuovo Cdu
Giancarlo Muraca Giuseppe Muraca