Gli incendi dolosi che si stanno propagando in questi giorni a Catanzaro che hanno devastato il polmone verde della Città, la pineta di Siano, e ferito a morte vaste aree verdi e coltivate del territorio comunale, e regionale dimostrano ancora una volta lo scarso interesse delle amministrazioni pubbliche per il governo del territorio che, peraltro, in questi giorni di assoluta emergenza hanno colpevolmente latitato, lasciando sola la popolazione senza uno straccio di informazione.
Lo smantellamento del corpo forestale dello stato parzialmente assorbito nelle funzioni dai Carabinieri forestali è stato un provvedimento disastroso che pagheremo per molti anni a venire. L'encomiabile ed infaticabile lavoro dei vigli del fuoco e dei volontari per tentare di arginare gli effetti devastanti del fuoco avrebbero avuto maggior fortuna se fossero stati supportati dagli interventi dei canadair, giunti sul luogo del disastro troppo tardivamente, ma anche troppo tardivamente invocati sui luoghi del disastro.
Ora è tutto un cumulo di cenere, una ferita che non potrà essere rimarginata facilmente ed è quello che lasceremo in eredità ai nostri figli dai quali avevamo preso in prestito la nostra terra. Noi avevamo il dovere di difenderla e consegnargliela integra, semmai migliorata e invece gli lasciamo una terra brulla, più fragile, ora esposta al dissesto idrogeologico.
Da domani bisognerà rimboccarsi le maniche, ricostruire, ripiantare stando attenti alle specie da mettere a dimora privilegiando quelle autocnone.
Dovrà essere l'impegno prioritario delle amministrazioni , comunali, provinciali e regionale, ma anche di tutti i cittadini. Dare attuazione alla legge 113/92 un albero per ogni nato, per troppo tempo ignorata, effettuare un efficace, controllo del governo del territorio, individuare e sanzionare pesantemente i criminali che hanno appiccato il fuoco, attuare una massiccia azione di riforestazione in direzione della naturalizzazione dei boschi, sono questi i primi interventi a cui bisogna dare priorità. Avremo modo di approfondire la questione oggi è il momento dello sgomemto, delle lacrime e della disperazione.
Slow food Catanzaro è vicina ai cittadini e agli agricoltori che hanno visto letteralmente andare in fumo i sacrifici di una vita.