Dieci anni fa oltre 26 milioni di cittadini bocciarono sonoramente la privatizzazione del servizio idrico e dei servizi pubblici locali a rilevanza economica e sancirono l'abbandono del nucleare che il governo Berlusconi voleva reintrodurre. Tante e tanti attivisti calabresi che furono tra i protagonisti di quella battaglia all'interno del Coordinamento regionale Acqua Pubblica "Bruno Arcuri" oggi continuano il loro impegno per costruire un futuro migliore per questa terra nel percorso di Calabria Resistente e Solidale.
Nonostante il voto della maggioranza degli italiani - e dei calabresi - nessuno dei governi che si sono succeduti ha preso provvedimenti per attuare il volere degli elettori.
In Calabria, dopo anni di malagestione da parte della Sorical e del suo socio privato Veolia, oggi si parla di "pubblicizzazione", ma al solito è una mossa gattopardesca con cui si vorrebbe sostituire alla Veolia i Comuni calabresi per provare a ridare appetibilità a una società dal 2012 in liquidazione. Naturalmente mantenendola SpA e quindi obbligata a rispondere al diritto privato, al mercato, e non ai bisogni dei calabresi e al dovere di salvaguardare una risorsa vitale come l'acqua.
In questo decennale non possiamo che rinnovare il nostro impegno, anche in questa campagna elettorale, per far sì che l'acqua e i servizi pubblici locali vengano gestiti in maniera pubblica, come gli italiani hanno chiesto con il referendum.
E lo vogliamo fare ricordando Bruno Arcuri, Ciccio Svelo e Giovanni Di Leo, che oggi non ci sono più e che tanto si sono spesi in questa battaglia e in quella del riconoscimento delle tariffe illegittime che i comuni calabresi hanno pagato alla Sorical, riconosciute dalla Corte dei Conti, dal Tar, ma non dal governo regionale e nazionale.
Come Calabria Resistente e Solidale saremo presenti all'iniziativa promossa dal Coordinamento Bruno Arcuri per ricordare questo decennale e invitiamo tutte e tutti a partecipare all'assemblea in programma per sabato 19 giugno alle ore 11 a Carlopoli (CZ) nella splendida Abbazia di Corazzo.
Calabria Resistente e Solidale