RIFORMA FISCALE: il governo rifletta.

 

La tanto attesa riforma fiscale rischia di tradursi in una inammissibile guerra di paritĆ  sociale. Questa ĆØ la preoccupazione che viene manifestata dai Coordinamenti Regionali di Azzurro Donna, movimento femminile di Forza Italia, alla quale preoccupazione il coordinamento calabrese non rimane indifferente e, quindi invitiamo il Governo ad una riflessione. Sul tavolo di lavoro del Mef, si profila infatti, l'ipotesi sempre piĆ¹ concreta dell'abolizione del regime forfettario (cd. Mini flat tax), ossia dell'aliquota Irpef al 15% per ricavi e compensi fino a 65.000 E., ed un conseguente innalzamento dell'aliquota minima al 23%. SennonchĆ© tale istituto viene utilizzato dalla stragrande maggioranza delle giovani donne che vogliono mettersi in gioco con un'attivitĆ  in proprio, dalle libere professioniste alle titolari di piccole imprese, oltre che dai lavoratori autonomi agli albori delle proprie carriere. Le donne che giĆ  sono le piĆ¹ penalizzate da questa crisi economica, come si evince dalle statistiche, rischiano di essere le vittime predestinate di questa riforma, perchĆ© spesso la donna, che deve dividersi tra attivitĆ  lavorativa e famiglia, ha soprattutto all'inizio, un reddito non particolarmente elevato e, il regime forfettario consente di proseguire e mantenere in equilibrio un'attivitĆ  che comunque la rende economicamente autonoma, che consente di essere parte di un meccanismo sociale e la rene appagata, perchĆØ puĆ² svolgere l'attivitĆ  lavorativa che desidera e, per la quale magari, ha studiato. Una manovra simile ĆØ inaccettabile, perchĆ© rischia di far saltare il banco ed affossare definitivamente un intero settore economico, giĆ  in ginocchio a causa della pandemia. Tale scelta andrebbe ulteriormente a penalizzare un settore giĆ  in estrema difficoltĆ  che si unirebbe a tutte le molte partite IVA, che hanno giĆ  chiuso o sono in procinto di chiudere. Vorrebbe dire pregiudicare anche la partenza di tutte quelle nuove attivitĆ , pronte a nascere o la sopravvivenza di quelle giĆ  attive, ma che reggono grazie al regime dei minimi. Agli stessi giovani, ancora una volta, viene tolta la possibilitĆ  di mettersi in gioco e guardare ad un futuro migliore. Un arretramento culturale di un Paese che fino a ieri ha stimolato l'investimento su se stessi ed oggi, riporta ai sogni dei genitori degli anni '60, il caro posto fisso al Ministero. Credo sia necessaria una forte presa di coscienza da parte del Governo. Pensare di recuperare introiti dal settore dei lavoratori autonomi con questa manovra, rappresenta un'assoluta mancata visione a lungo raggio, ed il risultato sarĆ  inevitabilmente una vera e propria sciagura delle partite IVA e dei nuovi professionisti.

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