"L'ultima seduta di 'question time' in Consiglio l'abbiamo fatta con la Presidenza - Tallini, perciĆ² ho chiesto oggi che se ne programmi con urgenza una". Ć quanto asserisce il consigliere Francesco Pitaro dopo aver partecipato alla Conferenza dei capigruppo in Consiglio regionale, "dove c'ĆØ - aggiunge - una Segretaria generale reggente a cui il Consiglio riconosce 240mila euro l'anno, piĆ¹ dell'indennitĆ del Presidente della Repubblica, ma poi non c'ĆØ neanche un funzionario che si preoccupi di segnalare ai vari Assessorati la scadenza dei termini (20 giorni a norma di Regolamento) per rispondere alle interrogazioni. CosƬ una delle fondamentali prerogative di controllo dei consiglieri regionali ĆØ vanificata dalla poca attenzione degli Assessorati e degli uffici del Consiglio. Per quanto riguarda il sottoscritto, ci sono una ventina di interrogazioni a cui la Giunta regionale non ha risposto, una, quella sul 'corto' di Muccino, risale addirittura ad ottobre 2020". Ancora Pitaro (che a un certo punto ha abbandonato la riunione assieme al capogruppo di "Io Resto in Calabria" Marcello Anastasi): "Non c'ĆØ rispetto per le norme basilari che disciplinano le attivitĆ istituzionali e forse ĆØ anche dovuto all'acutizzarsi della perdita di autorevolezza del Consiglio da quando si ĆØ insediato il presidente Arruzzolo. Penso all'assenza del rappresentante della Giunta: non viene perchĆ© dimenticano di invitarlo o perchĆ© ritiene una perdita di tempo partecipare alle riunioni della Conferenza dei capigruppo? Ma penso anche all'episodio sgradevolissimo - mai verificatisi in mezzo secolo di Regione e mai in nessun'altra Regione d'Italia - del rifiuto, per ben due volte, di essere auditi nella Commissione Vigilanza di tre dirigenti apicali del Consiglio tra cui la Segretaria generale reggente, su una vicenda specifica. Ricordo che in Commissione Vigilanza oltre al suo Presidente ci sono altre tre Presidenti di Commissione (SanitĆ , Ambiente e Agricoltura) e dunque, se l'ammutinamento dei dirigenti non sarĆ esaminato, come formalmente ha chiesto il presidente Giannetta, e adeguatamente sanzionato, d'ora in poi alle Commissioni del Consiglio, che possono convocare in base al Regolamento persino il Presidente della Regione, sarĆ preclusa la possibilitĆ di sentire i suoi dirigenti. La democrazia calabrese, dopo il forfait dato dai tre dirigenti del Consiglio alla Commissione, oggi si potrebbe tradurre cosƬ: la sovranitĆ non spetta piĆ¹ al Consiglio regionale, nĆ© ai consiglieri o al popolo che li ha eletti, ma ai tre dirigenti del Consiglio. Un bell'affare per la Calabria!" Infine, Pitaro ha ribadito che "in Aula non approveremo mai proposte che non abbiano i tratti dell'indifferibilitĆ e dell'urgenza".