"Festeggiare il Primo Maggio in un luogo simbolo del diritto al lavoro di rango costituzionale minacciato da una burocrazia ostile che rifiuta persino il confronto democratico, è l'occasione per ricordare ai decisori pubblici che il lavoro e le persone meritano rispetto e attenzione. Tanto più - afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro - se la battaglia per salvaguardare il lavoro di 300 professionalità coincide con l'esigenza di garantire le prestazioni sanitarie essenziali messe in atto da più di due decenni dal Sant'Anna Hospital. Festeggiare il Primo Maggio con i lavoratori del Sant'Anna, spinge a ribadire che la semplificazione, il dinamismo e l'efficienza burocratica non possono essere concetti condivisibili solo in astratto, ma debbono, soprattutto quando impattano su attività che concorrono a salvare vite umane, tradursi in impegno operativo, concreto e quotidiano". Chiede infine Pitaro: "Com'è possibile che con la disastrosa crisi economica che ferisce profondamente l'Italia e che in Calabria si traduce in dramma sociale con percentuali di disoccupazione da capogiro e lo scandaloso bacino di precarietà che tiene sospese le vite di migliaia di persone, si possa ragionevolmente pensare di mettere a repentaglio, senza ancora avere esposto un solo argomento plausibile, centinaia di posti lavoro?"