Se è vero che la bellezza salverà il mondo Lamezia Terme non avrà grande possibilità di essere annoverata tra le città redenti. Non perché non annoveri vie, monumenti, castelli, opere architettoniche di pregio e rilievo. Anzi!
Se si decidesse di farsi un giro per la città l'erbaccia, la scarsa manutenzione, l'abbandono non avrebbero alcuna difficoltà a mostrarsi in tutta la loro presenza.
In alcuni punti l'erba è così alta da costituire un vero e proprio pericolo. Basti per tutte in prossimità delle autostazione dei bus, dove si svolge il mercato il sabato oppure all'incrocio che conduce alla chiesa di San Raffaele.
Ma è tutta la città, senza nessuna esclusione, che versa in uno stato di profondo degrado.
Non si ha alcuna considerazione delle famose "Porte di Nicastro" che pure hanno un'importanza storica ed identitaria.
Le piccole aiuole, così lasciate, su Corso Numistrano sanno di un'offesa al senso civico.
Non può esservi bellezza con degrado ed abbandono. Nel migliore dei casi essa, bellezza, viene offuscata e nascosta.
Il decoro della città non può essere considerato un optional, proprio come fatto a sé figurarsi in tempo di pandemia quando sulle vie principali circolano spesso topi ed altri animali di vario genere.
A tal proposito non sarebbe deleterio imporre ai padroni dei cani quegli accorgimenti necessari per non imbrattare tutta la città di escrementi.
Un altro suggerimento da non prendere sotto gamba, specialmente in questo periodo storico, è la manutenzione e cura dei servizi igienici in città, per quanto scarsi e malandati.
Associazioni lametine:
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Italia Nostra
Lamezia Maltrattata
Lavoro Sicurezza e Salute