Lamezia Terme – "L'unico modo per dare in Calabria un senso alla celebrazione, l'11 aprile, della "Giornata nazionale del mare" è prendere un impegno serio e determinato per la creazione di un sistema integrato di depurazione delle acque.
Perciò la Cisl rilancia la proposta di un Contratto Istituzionale di Sviluppo, un "CIS Mare Pulito" per una programmazione comune, finalizzata a progettare e realizzare una rete di infrastrutture necessarie alla depurazione e al collettamento fognario.
In un momento di crisi sanitaria, economica e sociale in cui è come non mai indispensabile operare, nell'immediato e in prospettiva, per il rilancio del turismo e del territorio, appare chiaro che un patto istituzionale che coinvolga il Governo, la Regione e i Sindaci in un percorso condiviso e coordinato nell'affrontare decisamente il problema, è l'unico modo di salvare e valorizzare la grande e preziosa risorsa naturale, ambientale e paesaggistica costituita dal mare e dagli 800 km di coste calabresi.
Oggi siamo davvero ad una svolta possibile, perché l'Unione Europea considera prioritario il tema della tutela delle risorse naturali e dell'ambiente, prevedendo importanti investimenti.
Il Quadro Finanziario Pluriennale (cioè il bilancio a lungo termine) 2021-2027 destina infatti a questo obiettivo, per tutta l'Unione, 356,4 miliardi di euro e il piano Next Generation EU ne stanzia 17,5: un totale di 373,9 miliardi per "un'Europa più verde".
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il cosiddetto Recovery plan del Governo, fa della rivoluzione verde e della transizione ecologica una delle "missioni" fondamentali per il Paese, missioni che si dovranno concretizzare in progetti e interventi, per i quali si può attingere anche ad altre risorse europee, nazionali e regionali. È nelle nostre mani, dunque, la responsabilità di creare le condizioni per un vero cambiamento.
La "Giornata nazionale del mare" è stata istituita per "sviluppare la cultura del mare, inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico": mi chiedo come si possano sensibilizzare davvero in questa direzione le giovani generazioni se si continua a gestire in maniera non coordinata e, alla fine, inconcludente un settore chiave per lo sviluppo e per la difesa dell'ambiente. Una presa di coscienza condivisa è indispensabile e improrogabile».