ROMA (ITALPRESS) – A febbraio, secondo i dati della Banca d'Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche ĆØ aumentato di 36,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.643,8 miliardi. L'aumento ĆØ dovuto principalmente all'incremento delle disponibilitĆ liquide del Tesoro (27,8 miliardi, a 102,9); vi ha inoltre contribuito il fabbisogno (9,2 miliardi), mentre l'effetto complessivo di scarti e premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha ridotto il debito per 0,2 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali ĆØ aumentato di 36,7 miliardi mentre quello delle Amministrazioni locali di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza ĆØ rimasto pressochĆØ invariato. Alla fine di febbraio la quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia era pari al 21,8% (0,1 punti percentuali in piĆ¹ rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito ĆØ rimasta stabile rispetto a gennaio, a 7,3 anni. A febbraio ĆØ stata erogata un'ulteriore tranche (4,5 miliardi) dei prestiti previsti nell'ambito dello strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza (SURE); alla fine del mese i prestiti erogati dalle istituzioni europee al nostro Paese ammontavano nel complesso a 21 miliardi.
(ITALPRESS).