CATANZARO – 11 MARZO 2021. "Mentre assistiamo ad un incremento esponenziale dei contagi in tutta Italia, che ci spingono drammaticamente nel pieno della terza ondata pandemica, la nostra regione arranca nella corsa alla vaccinazione, affogando nella incompetenza e nella approssimazione. E non solo. Quello che ĆØ successo ieri nel territorio di Vibo Valentia ĆØ a metĆ strada tra l'assurdo e il grottesco: l'Azienda sanitaria di Vibo deve restituire tutti i vaccini che ha in dotazione che andranno all'Asp di Reggio Calabria che si trova in grande difficoltĆ . L'inefficienza del management aziendale che causa il disservizio deve essere rilevata e perseguita. Chi ha sbagliato deve pagare e, soprattutto, i vaccini eventualmente sottratti alle Asp di Vibo e Crotone devono essere subito reintegrati nuove consegne in arrivo a discapito di Reggio Calabria". E' quanto afferma il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.
"La fotografia che viene fuori da questa comunicazione caduta come una bomba in un importante cittĆ dell'area centrale della Calabria ci racconta del rischio in cui potremmo imbatterci qualora la caccia al vaccino diventasse un caso politico, oltre che un allarme sociale – continua Scalese -. E questo mentre ci sono categorie a rischio, dagli anziani ultra 80enni agli operatori della scuola, che aspettano di sapere se mai partirĆ la campagna di vaccinazione. La stessa campagna che in molte altre regioni d'Italia ĆØ stata non solo avviata ma praticamente conclusa. Il vaccino ĆØ l'unica soluzione al contenimento della diffusione del coronavirus, tanto ovvio e semplice a dirsi quanto complicato a farsi, soprattutto in Calabria".
"Ritardi e caos dovuti all'inesistenza di un piano vaccinale regionale e al ritardo nel numero di dosi somministrate ci portano ad assistere alle scene che abbiamo visto a Reggio Calabria, con file chilometriche di anziani in attesa, ma anche all'incertezza che si riverbera su un settore strategico come la Scuola, giĆ segnato dalle chiusure a singhiozzo a cui vengono condannati gli istituti calabresi grazie ai colpi di testa del presidente facente funzioni, SpirlƬ – afferma ancora Scalese -. Per quanto riguarda sappiamo che i lavoratori del mondo della scuola hanno inoltrato al Ministero dell'Istruzione numerose segnalazioni in merito ai ritardi sull'attuazione del Piano vaccinale e alle modalitĆ di prenotazione e di somministrazione dei vaccini – spiega ancora Scalese -. Denunciare non basta piĆ¹, servono soluzioni. Davanti ad un sistema sanitario paralizzato da carenze di personale, mezzi e risorse, e distorsioni ataviche, in una fase di piena emergenza che a quanto pare nemmeno il commissario ad acta ĆØ in grado di gestire, non si puĆ² che invocare ancora una volta una imprescindibile sinergia istituzionale finalizzata al coordinamento tra i sindaci, tra i Comuni e le Asp, con in testa la Regione. Una solidarietĆ fattiva soprattutto tra Asp e Regione, ma attenzione: i dirigenti aziendali che sbagliano devono pagare. Non avendo piĆ¹ santi a cui votarci – conclude Scalese - non ci resta che Speranza, inteso come il ministro della SanitĆ . PurchĆ© si faccia in fretta".