"Nuovo impianto di riscaldamento nella Scuola Media di Decollatura". Le considerazioni del prof. Giuseppe Musolino

foto di repertorio
 riprendiamo dal sito https://www.giuseppemusolino.it/

"Ho letto qualche giorno fa un post su Fecebook in cui si annunciava l’entrata in esercizio del nuovo impianto di riscaldamento nella Scuola Media di Decollatura. La notizia ĆØ certamente da accogliere positivamente perchĆØ «cosa fatta capo ha», ma siccome, in un modo o nell’altro, si ĆØ colta l’occasione per esprimere un plauso all’«ex amministrazione» che ha precisamente voluto questo tipo di intervento, mi corre l’obbligo, come «ex minoranza», intervenire per chiarire alcuni aspetti della vicenda ed esprimere la nostra opinione. Quando si era appreso che con il D.L. 30 aprile 2019 n. 34 il governo metteva a disposizione dei comuni dei fondi per l’adozione di misure per l’efficientamento energetico, ricordo nel corso di una seduta consiliare di aver rivolto una domanda a un consigliere di maggioranza se non fosse il caso di attivare un confronto  tra maggioranza e minoranza per individuare il tipo di intervento portatore di maggiori vantaggi per i cittadini. L’idea del mio Gruppo di PiĆ¹ Decollatura era quella di puntare a un intervento basato su un impianto fotovoltaico per alimentare le pompe del depuratore comunale. Il consigliere di maggioranza di cui sopra chiuse il discorso dicendomi che la scelta era stata giĆ  fatta. L’intervento della Scuola Media, disse, era un’opportunitĆ  migliore perchĆØ consentiva di abbinare un altro bonus, quello del Conto termico 2.0, con quello dell’efficientamento energetico giungendo cosƬ a raddoppiare l’importo finanziabile, fino a 110mila euro. Giustissimo, ottimo ragionamento se non fosse che un’amministrazione comunale non deve solo ragionare come fa uno studio tecnico che suggerisce le migliori strategie per scalare la graduatoria dei finanziamenti, a prescindere se poi la “cosa” finanziata” produca un “utile” per la collettivitĆ . Qui non si tratta di classificarsi come miglior ideatore di progetti finanziati, o come “procacciatori” del massimo contributo, ma di realizzare progetti con la migliore ricaduta sui contribuenti in termini di risparmio sulle tariffe e/o comunque del miglioramento dei servizi, anche a paritĆ  di spesa. Da sottolineare che noi da tempo avevamo attenzionato l’impianto fotovoltaico della Scuola Media come si puĆ² leggere in questo post di due anni fa (https://www.giuseppemusolino.it/le-nostre-nuove-proposte/) - di cui viene inserito un estratto sul portale https://www.giuseppemusolino.it/

...L’attesa dei documenti si rivelĆ² vana perchĆ© non solo non sono stati mai rilasciati ma non abbiamo avuto nemmeno la risposta negativa sul punto 2 che svelasse l’amara veritĆ  che sospettavamo e cioĆØ che il Comune dall’Enel non riceveva nessun rimborso perchĆ© la pratica non era stata completata. Il bellissimo indicatore posto sulla vetrata della Scuola Media che indicava la produzione di energia e che per anni abbiamo ritenuto portasse introiti era solo un bluff. Era evidente che la nostra richiesta non intendeva stigmatizzare inadempienze dell’amministrazione del 2018 perchĆ© nessun ruolo aveva svolto in quell’impianto, ma serviva per fare chiarezza sul suo stato e avviare una discussione per trovare una soluzione per metterlo in produzione. Tutto questo avveniva prima dell’esistenza del finanziamento dei 50mila euro per l′efficientamento energetico, tanto ĆØ vero che noi pensavamo alla messa in esercizio dell’impianto della Scuola Media per scambiare in POSTO DIVERSO l’energia prodotta utilizzandola per il depuratore, mantenendo il riscaldamento a termosifoni e gas per la scuola. Con l’opportunitĆ  offerta dal D.L. 34, le cose sono cambiate, per cui si poteva optare per un impianto fotovoltaico completamente nuovo per alimentare il depuratore e convertire quello esistente nella Scuola Media a servizio della stessa scuola o a scambio con il Municipio.


Quello che segue ĆØ uno schema in cui si mettono a confronto le due opzioni per come deve vederle un amministratore della cosa pubblica. Gli elementi scelti non attengono (solo) alla sfera tecnica ma alla necessitĆ  di assicurare in qualsiasi condizione meteorologica un servizio primario come quello del riscaldamento dell’edificio scolastico e, soprattutto, pensare alla sua agevole gestione da parte di un Ente con poco personale e senza dipendenti con qualifiche tecniche adeguate.

Confrontiamo le due opzioni:


Riscaldamento per la Scuola Media:

Funziona gratis solo nelle giornate soleggiate, nelle altre deve attingere obbligatoriamente alla rete Enel

Il risparmio partirebbe comunque solo a lezioni giĆ  iniziate

Fornisce il massimo di energia nei mesi di aprile-maggio-giugno-luglio-agosto-settembre quando le scuole sono chiuse oppure non necessitano di riscaldamento

Nel comune di Decollatura, zona climatica E, l’uso del riscaldamento ĆØ ammesso solo dal 15 ottobre al 15 aprile, cioĆØ proprio il periodo in cui c’ĆØ il minimo di produzione di energia solare

Durante il periodo di chiusura delle scuole, di divieto di accensione del riscaldamento, durante le domeniche, vacanze di Natale e Pasqua, i ponti (non voglio nemmeno pensare al ripetersi del ricorso alla DAD), la potenzialitƠ energetica del fotovoltaico andrƠ pressochƩ sprecata

Da valutare la problematica della rumorositĆ  degli impianti di ventilazione nonchĆØ il controllo dell’umiditĆ , del sollevamento e della circolazione delle poveri e allergie, ecc. sui quali, pur in presenza degli appositi filtri, non mi voglio esprimere ma so che sarĆ  un aspetto di un certo rilievo 

Risparmio “stimato”: 11.000 euro/anno; questo ĆØ forse l’elemento che lascia piĆ¹ perplessi. Per la sua valutazione si ĆØ fatto il conto del costo attuale (tra gas, illuminazione, manutenzione)  e quello futuro ponendo uguale a ZERO quest’ultimo (niente manutenzione, niente guasti, nessun acquisto di corrente, ecc.). PoichĆØ in futuro ci si riscalderĆ  con 0 euro, dico ZERO, si afferma che sparirĆ  ogni spesa e si risparmierĆ  l’intera cifra spesa attualmente.


Impianto fotovoltaico per alimentare il depuratore

NecessitĆ  di alimentare le pompe tutto l’anno, 12 mesi su 12, 7 giorni su 7 con benefici certi per ogni ora in cui splende il sole

Maggiore produzione nei mesi primaverili/estivi, proprio in concomitanza del periodo in cui per l’aumentato numero di abitanti (utilizzo delle seconde case, maggior flusso turistico, rientro degli emigrati) aumenta il volume delle acque da trattare

Maggiore semplicitĆ  dell’impianto e quindi probabile minore obsolescenza dello stesso, con possibilitĆ  quindi di destinare quote rilevanti del finanziamento al sistema di accumulo (se fattibile) da utilizzare nei giorni senza sole.

PossibilitĆ  di aggiungere all’impianto fotovoltaico altre innovazioni in grado di rendere ancora piĆ¹ efficiente l’ossidazione dei reflui come hanno fatto tutti i comuni vicini e non

Ricaduta immediata del risparmio sulla bolletta degli utenti, compresi gli utili eventualmente derivati dalla vendita del surplus di corrente (se fattibile) con cui si potrebbero coprire le ulteriori spese del servizio depurazione;

Risparmio stimato: almeno 30.000/50.000 euro/anno ma forse anche di piĆ¹. Purtroppo, come ricordato sopra, non ci sono state esibite le bollette Enel per fare un confronto esatto, ma ritengo ammontino a circa 60.000/80.000 euro/anno.

L’obiezione, che mi pare giĆ  di sentire, ĆØ che con il sistema dello scambio SUL POSTO di energia con il GSE la corrente non utilizzata sarĆ  venduta e quindi produrrĆ  un guadagno. Bella idea! Mentre la domenica vendiamo l’energia prodotta nella Scuola Media al GSE (sempre che l’impianto sia stato spento e non stia ugualmente consumando …) , al depuratore la compriamo a prezzo salato. Tutti sanno che il miglior modo per trarre beneficio dal fotovoltaico ĆØ quello di consumare la corrente prodotta e non di venderla per riacquistarla. Alla fine dell’anno, il bilancio tra l’acquisto dell’energia per far funzionare il riscaldamento e la vendita concentrata nella stagione estiva non credo possa essere molto favorevole, se non addirittura sfavorevole.  Comunque, con questo schema, credo che chiunque possa farsi un’idea dei pro e dei contro di ciascuna delle due opzioni. Questa ĆØ l’analisi che io avevo in mente di affrontare insieme alla maggioranza di allora per arrivare a capire quale fosse la scelta migliore.


A me piace il confronto, per cui sarei stato contento di sentire le ragioni di questa scelta e, magari, convincermi della sua bontĆ . PerchĆ© no? Purtroppo cosƬ non ĆØ stato. Per il resto mi auguro davvero che l’impianto installato funzioni bene per la comunitĆ  scolastica e ne sortisca un risparmio per le casse comunali. Naturalmente, anche come privato cittadino, chiederĆ² fra un anno gli stessi documenti che ho chiesto nel 2019, aggiungendovi anche quelli delle spese di manutenzione per vedere come sono andate le cose.


Alla fine, con l’esperienza amministrativa conclusa da qualche mese, questi discorsi servono a poco se non a fare memoria e ricordare come sono andate le cose. In futuro perĆ² spero che si scelga il dialogo e il confronto tra le varie componenti del nuovo Consiglio, perchĆ© tutti devono essere ascoltati e nessuno si deve lasciare prendere troppo la mano, allora dal “comandare” e ora che siamo in un momento di “riflessione”, dal promulgare giudizi grevi su questo o quell’altro ipotetico candidato, confermando un pessimo stile che ci eravamo illusi fosse stato messo da parte.      


P.S. Questo intervento non mette in discussione la bontĆ  tecnica del progetto (di cui non conosco i dettagli) nĆ© la qualitĆ  dell’esecuzione che non ho motivo di ritenere essere stati meno che eccellenti, anche perchĆ© progettisti e installatori avrebbero certamente utilizzato la stessa professionalitĆ  nell’altro progetto per cui, ripeto, nulla quaestio  su questo fronte.


P.P.S. Spero non risponda al vero l’altra idea di cui ho avuto sentore e cioĆØ che l’impianto dei termosifoni attuale sarĆ  completamente abolito e la caldaia sarĆ  staccata per essere utilizzata in un altro edificio scolastico. AndrĆ  cosƬ a male il glorioso impianto di riscaldamento che ha resistito per 55 anni, funzionando ininterrottamente dall’a.s.1966/67 quando, a edificio appena ultimato, vi entrai come studente dalla Prima media. Non solo, ma cosƬ facendo sarĆ  impossibile utilizzare un sistema di riscaldamento di emergenza alternativo in caso di guasto al sistema principale.





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